logo  NorthernRidePag.5     

PhotoAlbum

     PhotoAlbum

    Da Vindedal a          Milano

 

moto

 9 agosto
Vindedal-Geilo-Heddal-Skien km 400 ca.
L’umidità della notte ha infradiciato l’erba e le foglie dei meli, passo tra le rosse casette per arrivare nel punto da cui la vista spazia sul fiordo. Fiocchi di nuvole si sollevano dai boschi e stazionano tra i monti della riva opposta. Scatto alcune fotografie, poi torno al cottage davanti a cui Knut sta caricando la moto. Slittando sul fango e sull’erba bagnata lasciamo il camping, diretti ad Aurland per la vecchia strada, la FV243. Stretta e tortuosa corre per 43 chilometri attraversando montagne da cui scendono impetuosi torrenti e cascate. Presto la temperatura precipita fino a 0° mentre saliamo tra muri di neve ai lati. Solo grasse pecore impazzite davanti a noi, in mezzo alla strada. Il senso d’isolamento è fortissimo. Giunti in cima chiazze ocra interrompono il bianco delle cime tondeggianti. Grigie le rocce, bianco azzurro il ghiaccio in scioglimento nei laghetti che segnala che l’inverno è finito…anche se a noi non sembra! Poi si scende verso il fiordo di Aurland. La vista è mozzafiato…chissà che meraviglia dev’essere col sole! Dopo le foto di rito sulla piattaforma in legno, acciaio e cristallo che si protende sul fiordo proseguiamo. A livello del mare si ritorna ai 13°…sudiamo nei collari in pile, spegniamo il riscaldamento dei giubbotti, che caldo! Giunti ad Aurland prendiamo la strada panoramica n°50. Percorriamo circa 95 chilometri accompagnati da una leggera pioggerella. Breve sosta per pranzo all’ Inger’s Kro che ha delle torte fenomenali, belle da vedere e buonissime! A  Geilo imbocchiamo la 40 che scende verso Kongsberg. Finalmente appare il sole, mentre procediamo spediti verso Skien N59°12.516' E9°36.461'.        Sentiamo aria di casa e Knut è impaziente di arrivare; i suoi ci attendono per il caffè delle 17 :<)).

 

 

 

Ci fermiamo a Heddal per una foto davanti alla StavKirke N59°34.771 E9°10.575', una delle più belle chiese di legno della Norvegia, poi ripartiamo e, alle 17,30 giungiamo a Skotfoss N59°12.841' E9°31.510'.
Il sole splende, il caffè coi dolci ci attende, Wenche e Daniel sulla veranda sorridono e salutano.

12/17 agosto
Telemark
Si susseguono pigre giornate di relax e…bagni di sole. Non riusciamo comunque a lasciare l’Adventure in garage e, approfittando del bel tempo, tutte le mattine la inforchiamo per esplorare la miriade di strade e stradine sterrate del Telemark. E’ una bellissima regione, costellata da numerosi laghi, boschi, montagne, dove la natura non è mortificata dalle attività umane. Nel pomeriggio ci godiamo lunghe passeggiate nei dintorni o uscite in barca sul Norsjø, distante 200 metri da casa. Basta prendere la barca e in 5 minuti puoi scegliere dove fermarti tra la miriade d’isolotti in granito che offrono approdi tranquilli. Unici suoni il fruscio delle onde e il canto degli uccelli. Impagabile!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18 agosto
Oggi giornata dedicata alla preparazione dei bagagli, alla prenotazione di un B&B dove pernottare in Danimarca, agli ultimi controlli della moto… poi arriva il momento dei saluti e…viaaaa si parte. La fase del rientro è cominciata. Alle 17 c’imbarchiamo a Larvik sul ferry diretto a Hirtshals, in Danimarca, dove sbarchiamo alle 21,30 ca. Mentre ci dirigiamo verso Sønderskov, che dista una ventina di chilometri, cala la sera ed arriviamo al Paradiset B&B N57°26.965' E10°8.677' col buio. Il posto è molto carino. La proprietaria ci accompagna alla nostra camera, che in realtà è un appartamento intero, bellissimo e completo di tutto. Un sogno!

 

19 agosto
Sønderskov- Hamburg km 509
E’ una splendida mattina di sole. Sistemiamo i bagagli, carichiamo la moto, poi ci rechiamo nella casa del fattore per consumare la colazione. La tavola è apparecchiata con ogni ben di Dio: dalle marmellate al pane fatto in casa, dalle torte ai salumi e formaggi. Prima di partire facciamo un giretto nella proprietà per vedere da vicino il laghetto e il meraviglioso giardino fiorito. Alle 9,15 salutata la gentile ospite, acceso il motore dell’Adventure, partiamo direzione sud. L’aria è fredda e nonostante il giubbotto interno riscaldato ho freddo. L’aria condizionata altissima del ferry mi ha lasciato una tosse stizzosa. Attraversiamo la penisola dello Jutland sulla veloce autostrada e in ca. tre ore varchiamo la frontiera con la Germania a Flensburg. Come sempre da queste parti il tempo è nuvoloso e dopo pochi chilometri inizia a piovigginare. Breve sosta per uno spuntino e alle 15,30 arriviamo all’hotel Best Western Raphael di Hamburg Altona N53°33.220' E9°56.163'. Scaricati i bagagli in camera, ci cambiamo.
Vogliamo andare al negozio di Luis per comprare una nuova borsa impermeabile ed altro.
Non mi sento bene, ma mi spiace non accompagnare Knut, quindi decidiamo di recarci là in metro. Indossiamo le giacche da moto impermeabili, prendiamo gli ombrellini ed usciamo. Conosciamo la città per averla visitata alcuni anni fa, perciò ci dirigiamo alla vicina stazione di Altona per prendere la metro che ci condurrà nella zona di Hammerbrook. Sfortunatamente la linea che dobbiamo prendere è interessata da lavori. Riusciamo, dopo molto girare, a reperire l’informazione su quale mezzo di superficie usare. Acquistati i biglietti saliamo sull’autobus che fa capolinea sul piazzale antistante la stazione. Il tragitto attraversa il quartiere di St Paul e il centro e dopo ca. un’ora arriviamo. Il negozio è un gigaStore ben fornito per cui è valsa la pena il viaggio in autobus fin qui.
Torniamo in hotel perché mi sento molto debole. Più tardi ceniamo ad una vicina pizzeria, poi a nanna.

20 agosto
Hamburg-Römershag km 477

 

 

 

 

 

MI sveglio riposata e mi sento un po’ meglio.  Anche la giornata è migliore oggi il cielo è azzurro. Lasciamo Hamburg sulla veloce autostrada 7 per Hannover da cui usciamo a Hildesheim. Vogliamo goderci un po’ di curve e panorami. Percorriamo strade secondarie che attraversano colline ricoperte di boschi, paesini, zone coltivate e ancora colline e, dopo ca 150 chilometri, rientriamo in autostrada a Kassel. Ci fermiamo a Römershag in una piccola Gasthaus per il pernottamento. Gasthaus Breitenbach N50°19.204' E9°49.207'

 

21 agosto
Römershag- Resia km. 521
Veloce tappa di trasferimento sulle autostrade tedesche che diventano sempre più trafficate più ci si avvicina all’Austria. Facciamo una deviazione per Fussen. Vogliamo rivedere il fantastico, bianco castello visitato anni fa. Purtroppo è quasi impossibile fermarsi. C’è una calca di gente e di veicoli impressionante. I parcheggi sono al completo. Non c’è quasi bisogno di parlare…Viaaaaa!!! Ci gridiamo a vicenda, mentre ridendo Knut dà gas e la belva riguadagna la strada.
Entriamo in Austria e saliamo in coda verso il passo che conduce alla Val di Resia in Italia. Ca@@hio, sembra che tutti abbiamo deciso di percorrere la stessa strada! Il nervosismo aumenta perciò, anche se è presto decidiamo di fermarci al paese di Resia, situato sull’omonimo lago. Troviamo una camera al Garni Wallnöfer N46°49.681' E10°31.222' davanti al quale campeggia un cartello con la scritta “Biker Willkommen”. Indossati indumenti più comodi usciamo a fare una passeggiata sul sentiero in riva al lago. E’ verdazzurro, solcato da ondine increspate dal vento che soffia gagliardo.

22 agosto
Resia- Milano km. 321
La giornata si presenta limpida e soleggiata. Partiamo verso le 8,30 per evitare il traffico. Una sosta quasi subito è d’obbligo per immortalare il famoso campanile che fuoriesce dalle acque del lago, vicinissimo alla riva. Proseguiamo verso Glorenza e Prato allo Stelvio. C’inerpichiamo lungo i tornanti dello Stelvio, incrociando diversi ciclisti. Raggiunta la cima sostiamo per una foto, poi affrontiamo la lunga discesa. Proseguiamo per il Gavia. Bellissima strada, stretta e tortuosa, divertente da percorrere e con molto meno veicoli. Raggiunta la cima ci concediamo una lunga sosta per pranzare, prendere il sole e godere la vista del ghiacciaio. Poi la moto rotola giù verso la Valcamonica. La Valtellina ci accoglie con 28°, temperatura alla quale non siamo più abituati e da qui in poi è solo triste ritorno verso l’afosa pianura e Milano, dove ha termine il Nordernride.
Abbiamo percorso 10.138 Km., attraversato 11 Paesi, raggiunto il punto più a nord del continente Europeo a cui si può arrivare con un mezzo con le ruote, perché il vero capo Nord è a Knivskjellodden, distante pochi chilometri in linea d’aria da Nordkapp, sulla stessa isola di Magerøya.

 

 

 

 

 

 

 

                    HOME                 VIAGGI                BACK                TOP