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    Tallin - Alteidet 

 

moto

 24 luglio
Tallin-Joutsa (Finlandia) km 297
Questa mattina soffia un forte vento e l'aria è fredda. Dopo colazione ci dirigiamo al Portoporto vecchio, all'imbarco traghetti. E’ ancora presto, difatti troviamo il ceck in chiuso. Quando apre acquistiamo i biglietti, poi non ci resta che attendere d'imbarcarci. La nave salpa alle 10,30 e in un paio d'ore solca le acque agitate dal vento e attracca al porto di Helsinki. Il vento soffia sempre forte, ma c’è il sole. vaihelaPercorriamo diversi chilometri sotto il mutevole cielo del Nord: ora azzurro e solcato da fiocchi di nuvole bianche, ora coperto da grosse nuvole temporalesche che avanzano velocissime spinte da forti raffiche. E che dire dei laghi! La strada ora li costeggia, ora li attraversa e ci si ritrova…a correre su una striscia d’asfalto in mezzo alle acque. Bellissimo! Siamo fortunati per un bel po’ perché i rovesci ci precedono o sono alle nostre spalle, mentre corriamo veloci e felici in questo mondo di acque e di foreste…sino a quando decidiamo di cercare una hytte (cottage) per la notte e, visto un cartello, seguiamo l’indicazione per vaihela215 chilometri, lungo una stradina che diviene sterrata e raggiungiamo la meta… sotto un acquazzone, ormai è una costante! Il posto è una  fattoria il cui vecchio  fienile, ristrutturato è stato adibito ad ostello N61°48.110 E25°56.173, molto carino e ben arredato. La simpatica proprietaria ci mostra la nostra camera, lo stanzino ove stendere ad asciugare gli indumenti, la cucina...e la sauna!
In breve tempo il temporale si allontana, così, muniti di una mappa della zona laghettoc’incamminiamo  verso il laghetto segnalato. Più tardi improvviso una cena con il poco che abbiamo: risotto al tonno e...tonno, fagioli piccanti e verdure, accompagnati da due fette di pane recuperate dalla proprietaria. Dopo cena la nostra ospite ci prepara la sauna. E' del tipo vecchio, che funziona a legna. Entriamo nello stanzino in legno, ci sediamo sulla panca a sudare e lasciamo evaporare la stanchezza della giornata. Alla fine una bella doccia fredda ci tonifica e rivitalizza. Ci sentiamo benissimo!

25 luglio
Joutsa-Simo km 564

Giornata di trasferimento su stradine sterrate e non che attraversano foreste, fattorie e laghi. La Finlandia è davvero il paese dei mille laghi! Ad un incrocio, per evitare di prendere in pieno un temporale, giriamo a sinistra anziché a destra per Rauna, pensando di riprendere la giusta direzione più avanti. fiume simoSuccede però che non prendiamo in considerazione una stradina sterrata a destra, così non troviamo più altre svolte e...arriviamo a Simo, vicino Kemi sulla costa, anziché a Rauna (90 km ad est). Ormai è tardi per cambiare direzione, perciò seguiamo le indicazioni verso l'unico campeggio N65°39.500 E25°4.112 della zona, dove dobbiamo accontentarci di un cottage piccolissimo e mal equipaggiato, a caro prezzo per quel che offre. Il fiume però è bellissimo così, dopo cena, ci sediamo in riva ad ammirare il tramonto. Non è ancora buio alle 22,45 quando andiamo a dormire.

26 luglio
Simo-Karasjok (Norvegia) km 563

simoCi svegliamo presto per il sole che entra dalla finestra, scarsamente oscurata da una tendina come si usa in Scandinavia. Nonostante il sole la temperatura è fredda alle 8,30 quando partiamo in direzione di Rovaniemi. Quando vi arriviamo restiamo delusi. La città appare semideserta: larghe strade su cui affacciano anonimi edifici e non c’è un vero centro storico.
rovaniemiCi dirigiamo allora verso un centro commerciale in cui si vendono anche alcolici per acquistare una bottiglia di vino per la cena, ma…il parcheggio è vuoto...dannazione è chiuso...è domenica!! Ripartiamo e proseguiamo in direzione nord, verso il circolo polare artico a Napapijiri. Arriviamo al villaggio kitsch di babbo natale. Una massa di turisti affolla le stradine del villaggio che altro non è se non un grosso centro commerciale, composto di casette di legno, in cui si vendono prodotti natalizi e souvenir. Non ci piace  per cui, dopo un brevissimo giro, scattiamo un paio di foto e viaaa…. facciamo tutta una tirata attraverso l'altipiano finnico fino a Karasjok, in Norvegia. Che emozione vedere le prime renne! Knut guida con moltarenne attenzione perché questi bellissimi animali sono imprevedibili, ora brucano tranquille vicino al margine della strada e trotterellano via, spostandosi di poco, al passaggio della moto, ora si lanciano in corsa attraversando all’improvviso la strada.
Appena entrati in Norvegia inizia a piovigginare e, raggiunta Karasjok, diluvia. Ci fermiamo a Scandic hotel N69°28.420 E25°30.602 accanto al museo all'aperto della cultura Sami, così si chiamano i lapponi. Il ristorante rappresenta una jordgamme che originariamente erano scavate parzialmente sottoterra, con il tetto in legno ricoperto di terra ed erba. L'interno consiste in un vasto spazio circolare suddiviso in quattro ambienti aperti, al centro dei quali arde un fuoco, intorno un lungo sedile circolare di storgammenlegno su cui gli ospiti si siedono vicini. Ognuno ha davanti a sé un paio di ceppi di legno che fungono da tavolini. Le cameriere sono graziose negli abiti lapponi tradizionali; l'atmosfera è calda e accogliente e il cibo ottimo. Gustiamo filetto di renna in salsa di mirtilli artici, accompagnato da verdure cotte al forno e per dessert cestino di multer e bacche.. Concludiamo la serata con una fuocopasseggiata nell'insediamento. Sostiamo davanti al recinto delle renne, poi gironzoliamo osservando le tende tradizionali lapponi ed altre jord gamme. Fa freddo però e ricomincia a piovere, quindi  torniamo in hotel e ci ritiriamo nella nostra camera. Andiamo a letto anche se è presto: siamo emozionati…domani arriveremo a Capo Nord!

 

27 luglio
Karasjok- Skarsvåg km. 273

Carichiamo la moto sotto la pioggia che non ci darà tregua per tutta la giornata. Peccato perché la strada che costeggia il fiordo di Porsanger è molto bella. Arrivati nell'isola di Magerøya, alla fine della quale si trova la rupe con il globo, ci fermiamo a Skarsvåg, il villaggio di pescatori più a nord del mondo, 71° 6’ 50” che dista solo una decina di chilometri da Nordkapp. Alloggiamo allo Skarsvåg Turist hotel N71°06.602 E25°49.009, semplice, pulito e confortevole. Il proprietario è un motociclista e ci dà alcune dritte per la visita al sito, che decidiamo di vedere l’indomani all’alba, sperando sia una bella giornata.
Scaricati i bagagli usciamo, nonostante continui a piovere. Affrontiamo le raffiche di vento armati di due ombrellini e ci dirigiamo verso il porto, alla ricerca di un posto dove pranzare. Ci fermiamo ad un caffè che espone l'insegna: granchi reali. Wow! Proprio ciò che volevamo assaggiare! Che delusione quando ci viene spiegato che si servono solo per cena, quindi a partire dalle 17 e poiché sono le 14,30...non ci resta che optare per dei waffler, specie di creps un po’ più spesse, con panna acida e marmellata ( ne mangiamo 8 in due ). Quando usciamo dal locale non stokkfiskpiove quasi più, ma il vento soffia sempre fortissimo. Ci saranno 7-8° per cui torniamo in hotel. Più tardi, dopo cena, c'incamminiamo verso il molo e il porto. Il vento è meno impetuoso e c'è ancora molta luce nonostante siano le 23. Scattiamo alcune foto e, dopo aver gironzolato in lungo e in largo per le uniche due strade del villaggio, torniamo in albergo e ci corichiamo.

 28 luglio
Nordkapp-Alta-Alteidet fjord km 370 ca.

nordkappCi svegliamo poco prima delle 5, ci vestiamo a razzo e, inforcata la moto, ci dirigiamo verso Capo Nord N71°10.259 E25°47.005. Il cielo è azzurro e brilla il sole mentre corriamo verso il punto più a Nord del continente, eccettuate le isole Svalbard. Superiamo le sbarre d'ingresso, i caselli per il pedaggio sono ancora chiusi a quest'ora, così possiamo portare la moto proprio sotto il globo. Sullo spiazzo ci sono già alcuni turisti, ma, fortunatamente, abbiamo preceduto due pullman. Ciò ci consente di avere il tempo sufficiente per scattare alcune foto che ci ritraggano sotto il globo accanto alla moto. Poi, soddisfatti, contempliamo la distesa azzurra...fa una certa impressione pensare che solo queste acque ci separano dal Polo Nord. Rientrati in albergo torniamo a letto. Alle 8 consumiamo un'abbondante colazione, carichiamo i bagagli sulla moto e partiamo. Lungo il percorso altanotiamo diversi gruppi di renne al pascolo. La giornata è splendida, la moto corre veloce ripercorrendo il fiordo di Porsanger fino al bivio per Alta. La strada ora si snoda attraverso l'altipiano di Finnmark, battuto da un vento fortissimo proveniente da nord est. A volte è difficile tenere la moto sulla giusta  traiettoria. Ci fermiamo ad Alta per visitare il sito delle incisioni rupestri N69°56.810 E23°11.140 che si trova sul pendio di una collina. Il percorso può essere effettuato per intero, arrivando fin quasi al mare o in parte, percorrendo sentieri ben tenuti. Dedichiamo un’ora alla visita, poi alteidetconsumiamo un veloce spuntino all’interno del museo. Rifocillati e soddisfatti rimontiamo in moto. Maciniamo chilometri su belle strade poco trafficate e ci fermiamo solo verso le 16,30 ad Alteid, in un campeggio N70°01.741 E22°05.661. Ci sistemiamo in un piccolo cottage, scarichiamo i bagagli, poi, inforcata nuovamente la moto, seguiamo le indicazioni per il ghiacciaio di Oksfjordjøkulen. E' l'unico ghiacciaio europeo, eccettuati quelli islandesi, che rilascia in mare piccoli iceberg. Giunti al termine della strada, a Bjørkebo sull’ øksfjord N70°04.988 E22°00.511, saliamo su un gommone che fende veloce le acque e ci conduce alla fine del fiordo, a ridosso della lingua di ghiaccio, da cui due cascate si tuffano nelle acque blu del fiordo. Non ci sono parole per descrivere le emozioni provate davanti a un simile spettacolo della natura! La giornata perfetta si conclude con un tramonto lunghissimo. Fatichiamo a prendere sonno nonostante la stanchezza, gli occhi pieni delle bellezze della giornata.

          

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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