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PRAGA/DRESDA / NORVEGIA
Periodo: Agosto 2007

Compagni di viaggio: Knut e Transalp 650.

Prologo
Saremmo dovuti partire una settimana fa. Il programma era: caricare la moto sul treno DB-autozug a Bolzano ( avevamo già prenotato due cuccette ) scendere ad Amburgo, arrivare a Rostock e da lì prendere un traghetto per la Svezia, visitare Stoccolma, passare in Norvegia, salire alle Lofoten....Invece, 5 giorni prima della partenza, le condizioni di salute di mia madre si sono aggravate, quindi abbiamo disdetto tutto. Mamma è mancata il 26 luglio... per me è stato un colpo durissimo, doloroso.... dopo il funerale ero a pezzi... Knut mi è stato molto vicino. Tornati a casa mi ha proposto di partire. Il dolore mi sarebbe comunque rimasto dentro, ma mi avrebbe fatto bene distrarmi. Mi ha convinta, volevo... non pensare, non soffrire così. Abbiamo deciso di ridurre un po' l'itinerario e, dovendo attraversare l'Europa centrale, di fermarci alcuni giorni a Praga, Dresda, Berlino e poi traghettare in Svezia...
Una volta deciso ho preparato in men che non si dica le due valigie laterali della moto ( indumenti leggeri, un paio di felpe pesanti, 1 maglione, sacchetto medicinali, scarpe, qualche libro...) mentre Knut sistemava le tute e le soprascarpe per la pioggia, i guanti pesanti impermeabili, le Lonley Planet....nel bauletto da 40 litri.
Alle 21,00 siamo scesi nel box e abbiamo caricato la Transalp; un'ultima controllata alle condizioni del mezzo e poi cena veloce e a letto presto.

1 Agosto
Milano- Heidenheim ( km. 550 circa)
La sveglia suona prestissimo: 6,00 in punto. Mini colazione, chiudiamo casa e ... partenza in una fresca mattina, un po' nuvolosa. Imbocchiamo la A 9 e in un attimo siamo alla dogana di Como/Chiasso, breve coda per passarla e sosta obbligata per acquistare la vignette ( accipicchia quanto costa!!). Passato il confine procediamo sulla E43 per Bellinzona, poi per Chur e Bregenz. In Svizzera è snervante guidare in autostrada perchè è a due corsie ed è un susseguirsi di rallentamenti ( 80 orari!) per lavori. Stamattina il traffico è scorrevole, mentre nella direzione opposta si è formata una coda lunga chilometri, di veicoli diretti in Italia! Dopo aver viaggiato per un paio d'ore avvertiamo i morsi della fame, quindi facciamo una sosta per concederci un'abbondante colazione. Il viaggio procede senza intoppi. Verso mezzogiorno decidiamo di uscire dall'autostrada. La statale costeggia un fiume dalle acque di un azzurro incredibile, ci fermiamo a scattare alcune foto in un punto panoramico, poi proseguiamo sulla statale in cerca di un ristorante ove pranzare. Lo troviamo in un ridente paesino, con le tipiche case in legno dai balconi fioriti. Mangiamo benissimo senza spendere eccessivamente, possiamo così ripartire soddisfatti. La sosta pranzo è durata a lungo, si stava così bene seduti al caldo sole a rilassarsi! Arrivati sul lago di Costanza perdiamo parecchio tempo nell'attraversamento di Lindau e Bregenz. In Germania riprendiamo la E43, ovvero l'autostrada 7, e percorriamo diversi chilometri. Poi il caldo e la stanchezza iniziano a farsi sentire, così decidiamo di cercare un hotel. Usciamo a Heidenheim, ci fermiamo nel paesino di Mergelstetten e scegliamo l'hotel Hirsch, carino, pulito e silenzioso. Ceniamo in un vicino Biergarten e andiamo a dormire alle 22,00: siamo stanchi e provati dalle emozioni dei giorni precedenti.

2 agosto
Heidenheim- Praga (km. 343)
Dopo un' ottima e abbondante colazione, indossate le tute antipioggia partiamo. Quanto sono scomode e ingombranti! Cade una fine acquerugiola novembrina. Percorriamo la A7 e poi la A 6. Verso Norimberga esce un po' di sole e subito ci fermiamo per togliere le tute/scafandro nelle quali sudavamo copiosamente. Percorsi altri 150 chilometri circa arriviamo alla frontiera, che passiamo senza troppe formalità. Ora l'autostrada è diventata la n° 5. Giungiamo a Praga verso le 10,30 e rimaniamo subito imbottigliati in una lunghissima coda di veicoli che, a passo d'uomo, si dirigono verso Praga1 ( il distretto del centro.) Abbiamo scelto sulla Lonely un hotel adatto alle nostre tasche e in buona posizione, ma le continue deviazioni per lavori, i sensi unici e i divieti d'accesso ci fanno impazzire. A un certo punto ci fermiamo per consultare la carta davanti ad un edificio in restauro e... quello è, anzi "era" l'hotel! Dopo diversi tentativi negli alberghi vicini, tutti o cari o al completo, risaliamo sulla moto e ci spostiamo di qualche centinaio di metri più in là. Nella via, Na Porici, ci sono altri 4 alberghi e, mentre io resto sulla Transalp, Knut entra all'hotel Axa, situato in un edificio piuttosto anonimo. Hanno posto per noi, a 135 euro al dì, colazione a buffet compresa. Scarichiamo le borse laterali e quella sul serbatoio e prendiamo possesso della stanza, che abiteremo per 2 giorni.
Ci avviamo a piedi verso il centro, che dista non più di 3/400 metri. Passiamo davanti ad un bellissimo e particolare edificio, l' Obekni dum, fino ad arrivare alla "Porta delle Polveri," in stile tardo-gotico, attraversata la quale inizia la via pedonale Celetna. La imbocchiamo sino a giungere alla magnifica piazza della Città Vecchia, circondata da bellissime case in stile barocco, dalle facciate pastello, accanto ad edifici medievali. Camminiamo come istupiditi in mezzo ad una folla di turisti, spostando lo sguardo ora su un palazzo ora su un altro, finchè arriviamo al più famoso e fotografato simbolo di Praga: la Torre del Municipio, con lo stupendo orologio astronomico. Ci fermiamo, aspettando mezzogiorno, per assistere all'incantevole spettacolo: allo scoccare dell'ora, la morte capovolge la clessidra, mentre la processione delle marionette raffiguranti gli apostoli sfila, chinando il capo alla folla! Molto suggestivo! Per pranzo ci infiliamo in un locale tipo vecchia osteria, scovato in una stradina interna, ed ordiniamo un piatto di spiedini con verdura. Rientriamo in albergo per riposare un po'. Verso le 17, quando il caldo si è attenuato, usciamo nuovamente e torniamo là dove ci eravamo fermati poche ore prima. Sono impaziente di vedere il famoso Ponte Carlo. Vi si accede dalla Torre del ponte della Città Vecchia, oltrepassata la quale possiamo ammirare la prospettiva del ponte. Ci affacciamo dal parapetto, tra una statua e l'altra, osservando il passaggio delle diverse imbarcazioni sulla Moldava. Ci aggiriamo tra turisti, venditori di souvenir, ritrattisti... e parecchi musicisti. Ci incuriosisce una coppia che canta accompagnandosi con strumeti a percussione e violino. Più avanti, sull'altro lato del ponte, sostiamo ad ascoltare un gruppo di musicisti che suonano musica jazz, riscuotendo parecchi applausi. Raggiungiamo il quartiere di Mala Strana, dove gironzoliamo, dando un'occhiata agli edifici intorno. Poi torniamo sui nostri passi, ripercorriamo il ponte e ci guardiamo attorno per scegliere un ristorante per la cena. Ne troviamo uno, in una strada laterale, tipo vecchia osteria che sembra frequentato da locali, perciò lo scegliamo. Mangiamo una discreta cena a base di carne ( tipo goulash) con verze o cavoli, spendendo poco. Decidiamo di proseguire la serata sedendoci ai tavolini all'aperto di uno dei caffè sulla bellissima piazza della Città Vecchia. A quest'ora e con la luna piena è ancora più suggestiva! Verso le 23,00 ci avviamo per tornare all'hotel, siamo stanchi e a me fanno male i piedi! Buona notte!

 

 

3 agosto
La colazione a buffet è molto ricca e noi le facciamo onore... Questa mattina abbiamo in programma la visita al Castello, sito sulla collina di Hradcany. Per arrivarvi prendiamo la metropolitana, Linea B (costo del biglietto 0,40 euro) alla fermata di Namesti Republiky, che si trova a circa 200 metri dall'hotel. Ho quasi le vertigini imboccando la ripidissima scala mobile che scende molto velocemente nelle viscere del sottosuolo! Dopo una fermata, a Mustek, cambiamo e prendiamo la linea A, direzione Dejvickà, fino alla fermata di Hradcanskà. Restiamo veramente colpiti dalla capillarità delle linee metropolitane e ferroviarie che s'intersecano, collegando i diversi punti di Praga città con i sobborghi e gli altri centri della regione. Risaliti in superficie camminiamo per una quindicina di minuti, fino ad arrivare al cancello d'ingresso. C'è già una gran quantità di turisti, così ci rassegniamo a metterci in coda, e, dopo aver acquistato i biglietti, ci rimettiamo in fila per entrare nella Cattedrale di San Vito. Molto belle le grandi vetrate istoriate all'interno: ce n'è una, splendida, in stile art noveau e un'altra, grandissima, con scene del Giudizio Universale. Arrivati al transetto meridionale ci avventuriamo su per i "297 gradini" della Grande Torre, piuttosto ripidi e angusti, ma quando sbuchiamo in cima, sotto ai nostri occhi si stende una vista splendida! La città si dispiega sotto di noi coi suoi antichi palazzi, vicoli, ponti sui fiumi, fino a raggiungere le verdi colline che la circondano! Peccato che ci sia un po' di caligine, creata dall'afa, che ci fa sudare abbondantemente da stamattina.Usciti dalla cattedrale entriamo nel vecchio Palazzo Reale, nel quale ammiriamo la bella sala di Vladislao, dal magnifico soffitto a volta. Proseguiamo la visita del complesso medievale, non senza esserci prima ristorati, seduti ai tavolini di un piccolo bar, all'ombra di un gigantesco albero. Ci dirigiamo ora alla Zlatà Ulicka (Vicolo d'Oro) una stradina acciottolata, costeggiata da basse casette dipinte di tenui colori, un tempo abitate dagli orafi, che fiancheggia il muro nord del Castello. Entriamo in diverse casette per osservare gli arredi conservati o esposizioni di armi, armature ed abiti d'epoca. Poi attraversiamo i giardini a terrazze sui bastioni dai quali si ammira un bel panorama sui tetti del quartiere Mala Strana. Infine, soddisfatti dalla lunga visita, usciamo dai giardini e ci troviamo a percorrere le stradine medievali di mala Strana, osservando le facciate dei suoi palazzi barocchi. Per pranzo optiamo per un ristorante che ha una grande terrazza sul fiume. L'ambiente è raffinato e mangiamo divinamente, godendoci la vista delle imbarcazioni che scendono lungo il corso d'acqua.
Nel pomeriggio ci addentriamo nel quartiere, percorrendone le viuzze su e giù, entrando in vari negozietti, ma è tutto troppo a misura dei turisti. Trovo bella, nel suo genere, la chiesa barocca di San Nicola ( kostel sv Mikulase) che mi colpisce per l'enorme cupola verde. Ci rechiamo poi a passeggiare nella parte più antica del quartiere, l'isola di Kampa, separata dalla terraferma da uno stretto canale chiamato " del Diavolo." Passiamo poi ad un'altra piccola isoletta, dove ci sediamo a riposare sulle panchine di un bel parco. Al tramonto percorriamo a passo lento il Ponte Carlo, avanti e indietro, osservando la folla di gente che lo attraversa. Poi, giunta l'ora di cena, torniamo a Mala Strana e scegliamo un ristorante vecchio stile, " U Maltezskich Rytiru"che ha i tavoli allestiti in una cantina gotica, dai soffitti a volta. Ceniamo ottimamente con cinghiale arrosto in salsa e frittelle di patate. Il conto è accettabile e torniamo soddisfatti verdso la zona dell'hotel, con una lunga passeggiata che ci riporta a Stare Mesto, alla via principale del quartiere, attraverso la Porta delle Polveri sino al nostro albergo. Crolliamo letteralmente sul letto per la stanchezza!

4 agosto
Praga - Dresda (150 km.)
Questa mattina splende il sole. Facciamo onore alla colazione e lasciamo Praga. Devo dire che mi dispiace, mi sarei volentieri fermata un altro paio di giorni... pazienza, ci ritorneremo! Uscire dalla città è più semplice rispetto ad entrarvi. Imbocchiamo la strada E15 in direzione nord; vogliamo arrivare a Dresda che dista solo 150 km.
Il percorso si snoda tra campi e boschi, poi sale le pendici delle colline. Dopo alcuni rallentamenti dovuti a lavori e diverse deviazioni, imbocchiamo una nuovissima strada a due corsie per senso di marcia e rientriamo in Germania. Giunti a Dresda ci dirigiamoi verso il centro, parcheggiamo la moto, e facciamo quattro passi per orizzontarci. Poi andiamo all'ufficio informazioni turistiche. C'è la coda! Arrivato il nostro turno, chiediamo indicazioni per il pernottamento e ci facciamo fissare una camera in b&b per la notte. Chiediamo anche informazioni su cosa vedere, orari e costi. Optiamo per visitare subito lo Zwinger, uno dei principali monumenti della città. Si tratta di un complesso architettonico (palazzo con giardini) in stile barocco, costruito tra il 1709/1710, quasi interamente ricostruito dopo le distruzioni dovute ai bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale. E' considerato una delle massime espressioni dell'architettura barocca tedesca. Visitiamo alcuni dei Padiglioni: quello dei carillon, particolarissimoe, all'interno di un altro ammiriamo una delle maggiori collezioni al mondo di porcellane.
Saliamo anche in cima, sul tetto dei padiglioni, da dove vediamo il centro della città, il fiume e... la nostra moto! Usciti dallo Zwinger ci sediamo in un bar per un panino. Poi proseguiamo la visita della città antica, completamente ricostruita, dopo i bombardamenti del 1945, recandoci alla Schlossplatz, con il Castello di Georgenbau, antica residenza reale, e la Gergentor. Sulla piazza si affaccia anche la bellissima Cattedrale, che visitiamo volentieri e la Standehaus. Infine ci dirigiamo verso l'Elba, per una passeggiata rilassante lungo la Terrassenufer, che costeggia il fiume e ospita la Terrazza di Bruhl, l'Accademia e il Palazzo dell'Albertino. Sostiamo sul ponte, dal quale ci affacciamo per osservare il traffico d'imbarcazioni d'ogni tipo che scendono o risalgono la corrente. Insomma una giornata intensa. Siamo stanchi, quindi ci rechiamo all'indirizzo della pensione "An Den Schlossern", in Bautzner strasse 19, situato in una villa d'inizio secolo, sul lungofiume. I proprietari ci accolgono gentilmente, ci indicano di parcheggiare nel cortiletto sul retro, poi ci accompagnano alla nostra camera, una grande stanza, coi doppi vetri alle finestre. Più tardi, facciamo un giro a Neustadt, il quartiere abitato da molti artisti e studenti. E' un labirinto formato dai vicoli vivaci e dai piccoli cortili. Infine, verso le 20,30 andiamo fino alla latteria ( non ricordo il nome) segnalata per gli antichi arredi e rivestita interamente di piastrelle di ceramica, ma è tardi e stanno chiudendo. Delusi decidiamo di tornare indietro, fino ad un ristorante italiano che avevamo intravisto. Lì sicuramente troveremo da mangiare. E così è: mangiamo 2 pizze e facciamo quattro chiacchiere con la cameriera, che è desiderosa di mettere alla prova il suo italiano!Beviamo finalmente del buon caffè e ci offono anche un limoncello!! Poi andiamo a coricarci stanchi, ma soddisfatti dell'intensa giornata!

5 agosto
Dresda - Trelleborg( Svezia)
Lasciamo la città di Dresda, sono le 9,00, in una bella mattina soleggiata. Imbocchiamo l'autostrada n°13 diretti a Berlino ( 204 km.) dove pensiamo di pernottare. Purtroppo si rivelerà un calvario: è molto trafficata, con rallentamenti continui per lavori, incontriamo anche due incidenti. Stare fermi in coda con temperature sui 32/33 gradi, sotto il sole, ci snerva e ci sfianca tanto che, quando riusciamo a superare l'ultimo ingorgo, sono già le 12,30, non abbiamo più voglia di entrare in Berlino! Viriamo perciò decisamente verso nord, per Rostock( 140 km). Arrivati al porto abbiamo la fortuna di riuscire a prendere subito il traghetto per la Svezia: giusto il tempo di fare i biglietti e ci imbarcano! A bordo possiamo finalmente rilassarci e fare uno spuntino. Sbarchiamo a Trelleborg alle 22,00 circa; troviamo un hotel, ceniamo e cadiamo tra le braccia di Morfeo.

 

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