Altro bellissimo giretto adatto a tutti
la via dell'Assietta
Share your Adventures with SpotAdventures!
E' l'undici settembre e siamo in partenza, direzione ovest, andiamo a conquistare l'Assietta!
Autostrada A4 per Torino, poi l'A32 fino Susa,usciamo dall' autostrada a 45°08'12.20"N, 7°05'08.02"E, e seguiamo la statale24 per qualche centinaio di metri fino a 45°08'00.71"N, 7°03'45.44"E dove troviamo la strada per il "Colle delle Finestre".
Inizialmente è una strada normale in direzione di Meana di Susa, poi diventa più stretta, ma sempre asfaltata, e s'inerpica sul pendio in mezzo a fitti, bellissimi boschi; infine diventa una facile e bella strada sterrata. Ci fermiamo più volte a guardarci intorno e a scattare qualche foto prima di arrivare in cima al "Colle delle Finestre" dove ci fermiamo per una
breve escursione a piedi fino al forte.
Sul Colle ritroviamo l'asfalto (non vi spaventate, dura poco), poi si comincia a scendere; il paesaggio è stupendo e il tempo perfetto, cielo azzurro, limpidissimo, ma ormai è quasi l'ora di pranzo perciò decidiamo di fermarci prima di imboccare la "vera e propria" strada dell'Assietta.
Troviamo un agriturismo (non mi ricordo come si chiama, ma si trova qui:45°03'48.97N, 7°01'50.19E), la cucina non è nulla di particolare, ma neanche da denigrare. Quello che però può essere divertente o spiacevole (dipende dal punto di vista), è che hanno delle spavalde galline in cerca di cibo, che colpiscono a tradimento quando meno te lo aspetti; abbiamo visto tanti attacchi, ma uno in particolare era bestiale! Uno
dei clienti che si è comprato un panino al salame, fatto un morso o due si prepara a farne un altro, si porta il panino alla bocca... ma una delle galline effettua un balzo fulmineo, e gli strappa il salame dal panino, scappando veloce con il suo bottino.
Dopo quest' ultimo e divertente episodio e un buon caffè, siamo pronti per ripartire.
Intraprendiamo la vera strada dell'Assietta: è bellissima, complice anche il tempo splendido e i colori che incominciano a diventare autunnali. E' un po' un peccato che sia aperta anche alle auto e ai quad (probabilmente diranno lo stesso di noi, oppure chi va a piedi, in bicic
letta o a cavallo, ci maledice tutti quanti.).
Procediamo "quasi" a passo d'uomo, un po' per rispettare i limiti di velocità, un po' perché l'esperienza duri più a lungo possibile; ci fermiamo tante volte per ammirare il paesaggio, prendere un' po' di sole ecc. ma nonostante tutto, prima o poi si arriva alla fine.
Arriviamo quindi a Sestrièr, attraversiamo il paese, poi ci fermiamo per decidere cosa fare; non abbiamo nessuna voglia di rimanere in questo paese anonimo.
Decidiamo di andare in giù, lungo la SR23, e cercare un posto per la notte a Usseaux.
Detto fatto arriviamo a Usseaux; parcheggiamo la moto all' ingresso del paese perché è tutto pedonale, e andiamo in cerca di un alloggio.
Il paese è carino: vecchie case di pietra, la piazzetta del Municipio con il lavatoio...ma ci sembra un po' morto (ormai la stagione è finita), quindi decidiamo che prima di cercare una camera, magari è meglio vedere se c'è un ristorante ancora aperto, per non dormire magari bene, ma con la fame.
Troviamo il ristorante, "Trattoria La Placette" proprio di fronte alla chiesa http://www.trattorialaplacette.com/ e guarda caso hanno anche delle camere, anzi un appartamento intero con un bel terrazzo riparato, lo prendiamo al volo, scarichiamo la moto e ci sediamo in terrazza a leggere e a prendere il sole.
Prima o poi il sole se ne va, questo è la natura delle cose, e quando il sole se ne va, comincia a fare più freddo, anche questo è nella natura delle cose; ma allora ci vuole qualche "aggeggio" per alzare la temperatura (tipo una caldaia), la quale però non accenna a mettersi in moto.
Chiamiamo i padroni di casa, loro vengono e armeggiano con il termostato, dicendo - Adesso si accenderà! - noi aspettiamo e speriamo, andiamo a cena (mangiando anche bene), ma tornati nell' appartamento tutto è freddo come prima.
Ormai siamo intrappolati qui. Trovo una stufetta elettrica, la metto in camera, poi usciamo a fare un giretto per il paese.
Quando torniamo andiamo a letto perché nel resto della casa non è confortevole stare.
La mattina dopo la Cristina non si sente benissimo, facciamo quindi solo una visita al paese delle meridiane cioè Balboutet, e poi decidiamo di tornare a casa, tanto lo scopo della gita era la via dell'Assietta, e quello l'abbiamo raggiunto.
Scendiamo lungo la SP23, che cambierà nome più volte, fino alla tangenziale di Torino, dove sbaglio l'uscita nonostante il GPS (succede ai migliori, e anche a me), è pero una cosa da niente e rientriamo subito dopo.
Ora ci resta solo l'autostrada fino a Milano, dove arriviamo soddisfatti di avere trascorso un bel weekend.
La strada è consigliatissima, ma non è sempre aperta al traffico motorizzato, quindi prima di partire informatevi sul calendario dell' anno in corso.