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Foto Grecia 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tutte le nostre Foto

 

 

GRECIA
Periodo: ESTATE 2006

Compagni di viaggio: Knut e Transalp 650.

Le vacanze sono arrivate! Quest’anno destinazione Grecia: Cultura e mare.
ITINERARIO: Lefkada, Delfi, Peloponneso, Isole di Elafonissos e Kitira.

25 GIUGNO 2006
Igoumenitsa- Ai Sotis beach (50 km. circa)
Sbarcati stamattina alle 8,00 al porto di Igoumenitsa. Le operazioni di sbarco sono state a dir poco...demenziali! Il traghetto è attraccato in orario, ma a causa di controlli ai camion, lungaggini e...una mezza rissa tra camionisti e portuali, siamo riusciti ad “ uscire” dal ferry solo dopo più di un’ora! Dato il nervosismo accumulato, usciti dall’area portuale ci siamo diretti verso sud e, imboccata la strada costiera, ci siamo fermati alla prima bella baietta deserta, anche data l’ora, che abbiamo incontrato.
Dall’alto il posto prometteva bene; arrivati fin quasi alla spiaggetta...un po’ meno. Ci siamo comunque rilassati passeggiando e scattando fotografie. Abbiamo deciso, però, di proseguire per trovare un posto dove valesse la pena fermarsi per un tuffo. Così, scartando un luogo dopo l’altro siamo giunti a Parga, delizioso paese...invaso dalle auto dei turisti (sigh). Giusto il tempo di ammirare lo splendido panorama sulla baia, fotografare l’isoletta con la chiesetta e...viaaa! Comincio a fremere d’impazienza! Ho caldo e VOGLIO FARE IL BAGNO!! Fortunatamente, percorsi pochi chilometri della panoramicissima strada costiera arriviamo in un posto favoloso: un piccolo hotel ristorante dall’alto domina la bella insenatura di smeraldo. Lo sguardo si perde poi nell’inseguire il profilo articolato della costa, sinuosa e coperta di boschi. Prendiamo una camera per la notte e, scaricate le borse, ci lanciamo verso il mare. Per me è ogni anno un’emozione il primo bagno, ma... quest’anno è SUPER! Spiaggia perfetta e acqua stupenda. Risaliamo all’hotel per pranzo, a base di pesce e vino bianco freddissimo, delizioso! Un paio d’ore di relax all’ombra, poi di nuovo al mare fino al tramonto...questa sì che è vita!

 

 

26-27-28 giugno
Lefkada
Raggiungiamo in mattinata l’isola, che poi isola non è dato che è collegata alla terraferma da un istmo. La strada, prolungamento del ponte che l’unisce alla terraferma, lambisce appena il capoluogo, Lefkada,  e prosegue verso il lato ovest. Presto inizia a salire con strette curve e ci tocca pazientare dietro a lentissimi ed ingombranti camper, superati i quali, all’improvviso, ecco aprirsi scorci bellissimi sul mare, laggiù, di un intenso blu. Immancabile la sosta per fotografare tanta bellezza! Prima fermata ad Agios Nikitas, bel paesino di pescatori, ma per noi troppo “ finto”, per turisti. Quindi proseguiamo, imboccando una stradina in salita, tutta curve. Dopo diversi minuti arriviamo a Kalamitsi,  minuscolo villaggio a 400 metri di altitudine: un’unica via principale fiancheggiata da semplici case di contadini, capre, asini e... fuori dal paese una pensioncina con una vista spettacolare sul blu, come dice il suo nome “ Panoramic View”. Mamma mia che posto incantevole! Prendiamo alloggio in una delle semplici camere dotate di pale al soffitto,con bagno,  per tre notti.
Che dire... se non che ogni giorno è trascorso lento, alla scoperta di spiaggette ed angoli tranquilli. Che le sere si sono susseguite, sulla terrazza dell’hotel, uguali e diverse al tempo stesso, assistendo al magico momento in cui il sole, in un tripudio di arancio e viola, si tuffava nel mare, sorseggiando un bicchiere di vino bianco freddo. Ci siamo goduti le corse in moto attraverso uliveti profumati, su per la strada a tornanti che conduce ad Exantia, delizioso paesino. Abbiamo percorso quella battuta dal vento che porta al faro del Salto di Leucade, da cui ammirare lo spettacolo del mare e delle  isole di Cefalonia e Itaca. E che dire delle bianche spiagge, una diversa dall’altra, ma tutte con un mare stupefacente per colori e trasparenza delle acque?
Una, in particolare, ci ha lasciato un ricordo indelebile, talmente spettacolare da non riuscire a trasmettere con le parole tanta bellezza: la magnifica spiaggia di Port Katsiki, circondata da un’alta falesia bianca che precipita ripida nel blu.

29 giugno
Lefkada-Delphi
Fa un caldo bestiale oggi, dev’esserci un’umidità del 90%! Lasciamo la bella Lefkada in direzione Vonitsa, poi, sulla E952 ci dirigiamo verso Messolongi, da dove, costeggiando il Canale di Corinto, si giunge a Itea, punto in cui prendiamo la biforcazione per Delphi. La strada s’inerpica sui monti, offrendo bei panorami dal monte Parnaso verso il mare. E’ con comprensibile emozione che entriamo a Delfi. Troviamo alloggio all’hotel Athina (27 euro) semplice e pulito. Depositati i bagagli e rinfrescatici , dopo un rapido cambio di abiti, ci dirigiamo al sito archeologico. Sono le 17 circa, i pullman dei turisti se ne sono andati, per cui possiamo visitarlo in santa pace, avendo modo e tempo per osservare e fotografare. Bellissimo! In particolare i resti del tempio di Apollo, dove la Pizia divinava, e il teatro, ben conservato.
Tornati in paese troviamo un posticino dove cenare: tavolini posti su una terrazza-giardino, cucina semplice e gustosa. Più tardi ci attardiamo passeggiando, osservando le merci esposte nei negozi, per lo più per turisti, ed i passanti. Ci colpisce una donna anziana, curva sotto il peso di un’enorme carico di erbe. Cammina lenta e ripete una nenia...” Origano fresco” ...ne compriamo alcuni mazzi...anche se non sappiamo dove li potremo riporre...

 

 

 

30 giugno
Delphi-Arhea Epidauros (Peloponneso)

Dopo colazione, caricata la moto, siamo gìà per strada, diretti al porto di Agios Nikolaas (circa 70 km), da dove parte un traghettino, che, traversato il golfo di Corinto, giunge a Egio. Sull’altro lato del golfo c’è molto più traffico. Il tipico caos greco ci accoglie sulla cosiddetta autostrada che unisce Patrasso a Corinto. E’ a due corsie per senso di marcia solo in alcuni tratti, poi diventa ad una. Osserviamo i guidatori greci dare il peggio di sè: cercano di sorpassare a tutti i costi, incuranti dei limiti di velocità, suonando il clacson se non sei rapido a spostarti a destra...sulla corsia di emergenza!
Che stress! Decidiamo di rilassarci (siamo in vacanza in fondo!) e prontamente lasciamo l’autostrada a Diakofti. Raggiungiamo l’estremità del paese, dove si trovano solo alcune casette, una spiaggetta di sassi dotata di doccia e un’ottima taverna, che conosciamo bene. Dopo un bagno ristoratore pranziamo ottimamente (taramosalata, tzaziki, insalata greca e sarde per me) ci rilassiamo e alle 14,30, sotto un sole impietoso, ripartiamo. A Corinto, lasciata l’autostrada,  imbocchiamo la statale 70 che, dopo una decina di chilometri, segue il profilo della costa attraversando pinete fragranti e regalando scorci di azzurro. Dopo una lunga discesa in mezzo agli aranceti arriviamo ad Arhea Epidauros, tranquilla stazione balneare. Prendiamo una camera all’hotel che porta il mio nome: Christina, nella piazzetta che affaccia sul porto.

1 luglio
Giornata dedicata alla visita dei siti archeologici del piccolo e grande Epidauros.
La mattina presto percorriamo in moto un viottolo sterrato. Andiamo alla scoperta del meno conosciuto sito archeologico di Arhea Epidauros. Sorge vicino al paese, dista un paio di chilometri. Scoperto e riportato alla luce nel 1971, ha un delizioso, piccolo teatro. Siamo gli unici visitatori, perciò il guardiano che ci apre i cancelli è ben felice di farci da guida e...non ci fa pagare l’ingresso.
Terminata la breve, ma interessante escursione, ci dirigiamo al più famoso sito archeologico, percorrendo una bella strada che si arrampica sulle colline. Restiamo a bocca aperta davanti al magnifico teatro, ancora intatto ed incantevole, circondato dai pini. Ci arrampichiamo sulle gradinate e ascoltiamo, incuriositi, le esibizioni canore di un gruppo di studenti inglesi. Il loro canto s’innalza e giunge perfettamente chiaro e comprensibile fino a noi, seduti molto in alto. Acustica perfetta!

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2 luglio

 Epidauros - Monemvassia
Si parte alle 8,00 circa, subito dopo colazione. Dopo una trentina di km. si arriva alla cittadina di Nafplio. Da lì una bella strada panoramica costeggia il mare per un’ottantina di chilometri circa, poi gira verso l’interno, direzione ovest/sud ovest. Superata Geraki imbocchiamo una stradina in direzione Monemvassia...le condizioni della strada presto peggiorano, l’asfalto è molto rovinato, si aprono crepe e compaiono all’improvviso delle buche. Proseguiamo, la strada diventa tortuosa e, più si scende verso sud, più si attraversano zone depresse, terreni incolti dove le erbacce secche regnano sovrane. Oramai si toccano i 40°! Optiamo per una sosta pranzo veloce poi... di nuovo in sella! Vogliamo arrivare presto a Monemvassia di cui abbiamo letto meraviglie. Finalmente verso le 16,00 circa, raggiungiamo la meta! Troviamo una camera con aria condizionata all’hotel Chrisais, a Gefira la parte nuova, proprio davanti al mare, con una vista splendida sul promontorio roccioso di Monemvassia.
Dopo un’oretta di relax al fresco usciamo e, ripresa la transalp, percorriamo la strada sull’istmo che collega Gefira all’isolotto. Parcheggiamo all’ingresso del borgo cintato ed entriamo dall’unico ingresso (moni envasi) che presenta un soffitto a volta ed è munito di diversi sbarramenti, allo scopo d’impedire l’ingresso agli attaccanti. C’inoltriamo nel paese, camminando lentamente ed osservando le belle case in pietra, sapientemente restaurate, che fiancheggiano la stradina principale, su cui si aprono botteghe di artigiani, negozietti e localini. Sbuchiamo in un’ariosa piazzetta dominata da due , splendidi alberi, in mezzo ai quali spunta la chiesetta di Christos Elkomenos, bianchissima, col suo campanile isolato, e la successiva chiesa di Aghios Nikolaos. Procediamo ancora, inoltrandoci per i vicoli laterali, curiosando qua e là. Saliamo per una ripida stradina fino alla cittadella, sulla cima, dove sorge la bella chiesa bizantina di Agia Sofia, della quale si possono ancora ammirare alcuni affreschi. Proseguiamo la passeggiata tra i resti del vecchio castello, solo rovine ormai, peccato! Il pomeriggio volge verso l’ora in cui l’aria è ricca di profumi e la luce più morbida, rosea. Scendiamo dalla collina dirigendoci verso i bastioni, dai quali una ripida scala conduce ad una piattaforma in cemento, al mare,  Dopo tanto camminare ora abbiamo sete, così ci sediamo ai tavolini sulla terrazza di un bar, ma siamo costretti, dopo poco, a trovare rifugio all’interno, causa l’arrivo di un temporale improvviso. Per fortuna dura poco così più tardi possiamo ripercorrere in moto l’istmo e ritornare sull’altro lato, dove si trovano l’albergo e parecchie taverne. L’aria s’è rinfrescata appena e, giunta l’ora di cena, optiamo per una taverna coi tavoli in legno all’aperto, proprio in riva al mare. E’ bella la notte!...Il mare è inchiostro puro, macchiato solo da bagliori colorati.

 

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